Regolamento interno dell’Associazione Sportiva Dilettantistica duemila18

Premessa

Il presente regolamento interno:

  • –  E’ stato approvato dall’assemblea dell’Associazione in data 18/12/2018 ed entra in vigore dal giorno 01/01/2019.
  • –  Potrà essere modificato con delibera all’unanimità dell’assemblea ordinaria dei soci. Il progetto di revisione del Regolamento dovrà essere predisposto dal Consiglio Direttivo.

Le disposizioni del presente regolamento, salvo diversa indicazione, si intendono applicabili a tutte le categorie di soci. Per quanto non previsto dal presente regolamento si dovrà fare espressa richiesta al Consiglio Direttivo al fine di disciplinare la casistica.

Articolo 1 – Tipologia di soci

I soci dell’Associazione:
concorrono alla gestione dell’Associazione partecipando alla formazione degli organi sociali e alla definizione della struttura di direzione e conduzione dell’impresa;
partecipano alla elaborazione di programmi di sviluppo e alle decisioni concernenti le scelte strategiche, nonché alla realizzazione dei processi dell’Associazione;
contribuiscono alla formazione del capitale associativo necessario per l’avvio e la realizzazione delle attività;
mettono a disposizione le loro capacità professionali anche in relazione al tipo e allo stato dell’attività svolta, nonché alla quantità delle prestazioni per l’associazione stessa.
Tra socio e associazione potrà essere instaurato rapporto di collaborazione volontaria, rapporto di collaborazione con operatore sportivo Ex. L. 342/2000 o rapporto di collaborazione coordinata e continuativa. L’Associazione potrà altresì rivolgersi a professionisti e prestatori d’opera ex art. 2222 C.C. Ogni incarico e collaborazione dovrà essere approvato dal Consiglio Direttivo.

Articolo 2. Modalità di adesione del socio.

Potranno aderire all’Associazione persone maggiorenni o minorenni (previa autorizzazione di chi esercita la patria potestà) previa compilazione della domanda di adesione e successiva approvazione da parte del Consiglio Direttivo. Allegato alla domanda dovrà essere presentato obbligatoriamente il certificato medico non agonistico.

Al socio iscritto verrà data comunicazione di accettazione dell’adesione e verrà consegnata tessera associativa Opes nel più breve tempo possibile.

Articolo 3 – Modalità di attivazione nuove attività

Qualora i soci intendessero avviare attività proprie all’interno dell’Associazione dovranno presentare un Curriculum Vitae che ne attesti le qualifiche e le esperienze, presentare precisazioni ed osservazioni in merito a possibili conflitti di interesse con i soci precedentemente iscritti e che svolgono attività all’interno dell’Associazione. A fronte di valutazione da parte del Consiglio Direttivo si darà autorizzazione ad avviare le attività richieste. Lo scopo dell’Associazione non è creare un gruppo di persone che detengano l’esclusività assoluta delle attività gestite ma sarà fatta salva la possibilità che medesime attività vengano svolte da soci differenti previo confronto e approvazione del Consiglio Direttivo, che avrà valutato l’opportunità di duplicare la medesima attività in capo a più soci (a titolo esemplificativo ma non esaustivo, per ragioni di dislocazione territoriale, di disponibilità di locali o di orario di svolgimento delle attività diverse, per impossibilità temporanea di svolgere l’attività…). Il

Consiglio Direttivo dovrà esprimere il parere entro il termine di 7 giorni dalla richiesta o, in caso di mancata risposta, entro il termine di 10 giorni dal sollecito presentato dal socio.

Articolo 4 – Autorizzazione alle spese.

Le spese sostenute in nome e per conto dell’Associazione devono sempre essere autorizzate dal Consiglio Direttivo, che ne deve ricevere comunicazione preventiva. In caso di urgenza e di impossibilità ad attendere l’autorizzazione da parte del Consiglio Direttivo, le spese sostenute fino all’ammontare di Euro 30,00 (trenta/00) verranno interamente rimborsate, purchè le stesse vengano sostenute da soci che abbiano avviato attività con l’associazione (i soci senza ruoli “attivi” all’interno dell’Associazione, qualora intendessero sostenere spese in nome e per conto dell’Associazione senza formale richiesta del Comitato Direttivo, si assumeranno l’onere di tale spesa). Tuttavia il Consiglio Direttivo, ove lo ritenga opportuno, avrà facoltà di rimborsare le spese sostenute dai soci senza una preventiva autorizzazione o richiesta. Il Comitato Direttivo valuterà per questi casi l’utilità della spesa sostenuta e la congruità della spesa sostenuta.

Facoltà di disporre dei fondi dell’Associazione rimangono in capo alle figure del Presidente e del Tesoriere che devono essere entrambi informati delle spese da sostenere e di cui è stata fatta richiesta di autorizzazione. Il parere favorevole del Comitato Direttivo ottenuto per maggioranza ma in carenza di informazione dei suddetti membri (Presidente e Tesoriere) si riterrà invalido e soggetto a nuova approvazione. Qualora il Presidente, il Tesoriere od entrambi dissentissero dalla precedente approvazione del Consiglio Direttivo, la spesa sostenuta sarà rideterminata in capo ai soci che l’hanno sostenuta e ai soci del Consiglio Direttivo che l’hanno autorizzata.

Articolo 5 – Rapporti di lavoro

L’Associazione organizza le proprie attività garantendo autonomia gestionale in capo al socio promotore. Pertanto le forme di collaborazione manterranno natura autonoma e non comportando in nessun caso forme di rapporto di lavoro subordinato o parasubordinato. Il socio promotore dovrà informare l’Associazione entro quali limiti economici, organizzativi e normativi potrà svolgere le proprie attività all’interno dell’Associazione.

Nel caso in cui si richieda la presenza di personale che presieda ai locali e organizzi le attività, il Consiglio Direttivo avrà facoltà di instaurare rapporti di lavoro di tipo subordinato o parasubordinato.

Saranno ammesse collaborazioni con professionisti per svolgimento di attività promosse dall’Associazione in favore dei soci, e tali rapporti potranno essere regolati mediante collaborazione di lavoro autonomo ex. Art. 2222 c.c. anche occasionale, o mediante concessione dei locali a fronte di riconoscimento contributo spese.

Qualora l’Associazione debba gestire interamente o parzialmente dei locali (proprie o di terzi) per lo svolgimento delle attività, sarà richiesto ai soci disponibilità a presidiare tali locali – compatibilmente con le attività che il socio promotore svolgerà sarà richiesto allo stesso di presidiare i locali per un arco temporale adiacente alle attività svolte. Una volta predisposta la programmazione del presidio dei locali il socio dovrà rispettare gli impegni presi, facendosi carico di farsi sostituire qualora sia eccezionalmente impossibilitato. Qualora il socio non intenda più svolgere l’incarico dovrà darne preavviso al Consiglio Direttivo e tale preavviso avrà effetto a partire dal secondo mese successivo da quando verrà data comunicazione (e comunque non prima di 45 giorni di calendario – salvi casi di impossibilità oggettiva sopravvenuta).

Articolo 6 – Norme di comportamento

1. Il socio che promuove attività ha il dovere di:

  1. Rispettare le norme di comportamento di carattere etico professionale relative al proprio ruolo,coerenti con il codice deontologico che caratterizza il proprio percorso formativo, coerente con i principi dell’Associazione. Qualora vi sia incertezza sul modus operandi dovrà fare richiesta al Comitato Direttivo.
  2. Informare il Consiglio Direttivo sulle modalità di svolgimento delle attività
  3. Chiedere un feedback periodico ai soci che frequentano le proprie attività. Il Comitato Direttivopotrà richiedere esito di tale feedback utile per promuovere ulteriormente le attività associative.
  4. Essere convocato e relazionare al Comitato Direttivo qualora quest’ultimo ricevesse segnalazioni negative da parte di altri soci. Eventualmente l’attività potrà essere sospesa fino a rideterminazione delle modalità di svolgimento delle attività per evitare che insorgano problemi diqualsiasi natura in capo al socio e all’Associazione stessa
  5. Rispondere personalmente per le attività da lei/lui gestite.
  6. Rivolgersi in caso di lamentele o rimostranze al Consiglio Direttivo al fine di evitare qualsiasicontenzioso con i soci che partecipano alle sue attività.
  7. Osservare scrupolosamente tutte le norme di legge sulla prevenzione infortuni e sulla sicurezzasugli ambienti di lavoro (cui sono comunque sottoposte le attività associative).

2. Il socio ha il dovere di:
Rispettare le regole e le norme stabilite dall’Associazione e le regole impartite dal socio promotore le

singole attività. In caso di problematiche incorse nello svolgimento delle attività o nei confronti del socio promotore (per cause organizzative, per problemi emersi personalmente nei confronti dei soci promotori o altro), ne dovrà dare immediata comunicazione al Consiglio Direttivo affinchè possa essere promossa una qualche azione disciplinare. Segnalazioni effettuate non tempestivamente non potranno comportare alcun provvedimento o intervento.

Articolo 7 – Norme disciplinari e provvedimenti disciplinari

Come segnalato all’art. 6 punto 4, in caso di lamentele o inosservanza del codice deontologico professionale o dei principi caratterizzanti l’Associazione, al socio promotore di attività potrà essere fatta richiesta di sospendere le proprie attività fino a rideterminazione e riorganizzazione delle stesse.

Nei casi più gravi verrà inoltrato procedimento disciplinare di espulsione del socio (promotore e non). Entro 10 giorni il Consiglio Direttivo esaminerà le motivazioni e prendendo in considerazione eventuali memorie difensive presentate dal socio; in tale sede il Consiglio Direttivo potrà adottare provvedimento di espulsione del socio. Qualora le motivazioni che hanno comportato l’espulsione del socio si ritengano particolarmente gravi e pregiudizievoli per l’Associazione, potrà essere avviata azione giudiziale nei suoi confronti.

Qualora, a seguito del provvedimento di espulsione il socio compia fatti, atti o dichiarazioni pregiudizievoli per l’Associazione, potrà essere avviata azione legale nei suoi confronti.

Articolo 8 – Riconoscimento economico per lo svolgimento delle attività.

I soci contribuiranno al sostenimento delle spese per lo svolgimento delle singole attività. Indicativamente il contributo è fissato nella misura di Euro 44,00 (quarantaquattro/00) a persona a presenza. Tale misura, calcolata su un’ipotesi di accessi utili a coprire le spese, potrà subire variazioni in funzione della periodicità e della frequenza alle attività dell’Associazione. I contributi per attività periodiche verranno revisionati annualmente. I soci potranno accedere ai locali e aderire alle iniziative

dell’Associazione esclusivamente in caso di quota associativa regolarmente pagata e in corso di validità. Qualora risultasse scaduta la quota associativa annuale del socio e risultassero ancora fruibili alcune attività – in quanto di tipo periodico e con versamento anticipato della quota – le stesse potranno essere usufruite a fronte di rinnovo della quota annuale entro l’anno successivo. Diversamente, decorso un intero anno sociale senza il rinnovo della quota associativa, le stesse si considereranno rinunciate.

I sopraindicati contributi verranno utilizzati a copertura dei costi diretti ed indiretti. Eventuali avanzi di gestione verranno accantonati per consentire investimenti futuri.
All’interno dei locali sarà possibile l’insediamento di attività professionali svolte dai soci purchè connesse e coerenti con le attività proposte dall’Associazione. Per tali attività verrà richiesto un contributo specifico a titolo di copertura spese affitto, utenze, commerciali.

Rivalta di Torino,

18/12/2018 – Il Consiglio Direttivo